<Abbiamo scelto fino ad oggi di restare in via Corridoni, in un quartiere divenuto difficile, anche per dare un segnale di speranza>.
Lo ha rivelato il segretario generale della Cisl di Pisa Dario Campera, parlando del tema della sicurezza in occasione del confronto con i candidati a sindaco ospitato ieri nella sede della Cassa edile a Ospedaletto.
<Dalle nostre finestre, purtroppo - ha osservato Campera - spesso vediamo spacciatori, assistiamo e denunciamo atti di delinquenza. Abbiamo aderito ad un progetto di rigenerazione urbana nei quartieri di San Martino e San Marco con un patto di comunità. Un progetto che coinvolge l’unità pastorale delle comunità di San Martino in Kinzeca e San Marco alle Cappelle, la Fondazione Toniolo, gli scout Agesci del Pisa 2, le Acli, il Centro italiano femminile, il Centro San Marco, le cooperative Aforisma, Spes, Impegno e Futuro, Confcooperative. Obiettivo: ricostruire un tessuto di relazioni tra associazioni, chiesa locale, aziende: per creare luoghi di incontro e di lavoro, perché laddove vi è movimento, azione, buon lavoro, la criminalità non emerge>.
<Bene il potenziamento delle forze dell’ordine e della polizia locale. Ma la repressione del crimine non basta. Occorre prevenirlo. Occorre un progetto per rieducare e reinserire quegli uomini e donne che vivono ai margini della società e che sono quelli che sono più tentati a delinquere, perché non hanno lavoro, non hanno una casa, non hanno la possibilità di studiare e formarsi, non hanno luoghi di legalità>.
Anche in questo caso il racconto di una piccola esperienza: <la Cisl ha aperto uno sportello di ascolto, già attivo in via Fiorentina e che partirà prossimamente nel Cep, per farsi prossimi alle persone che vivono ai margini e che rischiano di essere risucchiate dal sistema criminale. Perché prevenire la cultura della criminalità è meglio che combatterla dopo>.