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Lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura è un fenomeno antico. Un tempo le vittime predestinate erano i coloni ed i mezzadri, oggi sono, per lo più, i migranti. Romeni, albanesi, polacchi, senegalesi, marocchini, nigeriani, indiani, pakistani rappresentano, ormai, il 36% della manodopera in agricoltura in Toscana. E stanno sostituendo, a poco a poco, la manodopera dipendente italiana, poco attratta dal lavoro agricolo perché faticoso e poco redditivo.

Non sempre gli operai agricoli conoscono i loro diritti, nonostante le campagne di informazione portate avanti dai sindacati. Spesso i loro contratti di lavoro iniziano e finiscono durante l’anno, in corrispondenza di lavorazioni specifiche – generalmente la semina e la raccolta – che determinano un aumento della domanda di lavoro. 

E quasi mai è facile per gli ispettori dell’Ispettorato del lavoro individuare irregolarità … in campo aperto: per la reticenza delle stesse vittime dello sfruttamento e per le grandi dimensioni delle aziende agricole, dove gli operai si … disperdono facilmente.
Non va meglio in molti luoghi di lavoro del sistema ricettivo.  L’impiego massivo di lavoro grigio – di cui sono vittima sia i lavoratori permanenti che quelli stagionali. L’uso distorto dei contratti a chiamata, con l’apertura in chiaro solo di pochissime chiamate al mese. Le assunzioni a poche ore settimanali senza giorni di riposo da maggio a settembre. Sono alcune delle storie raccolte ogni giorno, negli sportelli dei sindacati. 


Storie che saranno raccontate questo venerdì, in un convegno organizzato dalla Cisl di Pisa ed in programma questo venerdi 3 febbraio alle ore 9.15 in Sala Gronchi del  Palazzo degli Stalloni nella Tenuta di San Rossore.
A confronto:  Patrizio Giacomo La Pietra, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Agricoltura, Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana, Andrea Cuccello segretario nazionale confederale Cisl, Davide Guarini, segretario generale nazionale Fisascat, Onofrio Rota, segretario generale nazionale Fai, E poi Ciro Recce, segretario generale Cisl Toscana. Stefano Maestri Accesi, presidente di Confcommercio Pisa e componente della giunta della Camera di Commercio Toscana nord-ovest, Michela Tarabella direttrice della Itl Pisa/Livorno, Carmine Cervo direttore dell’Inail di Pisa, Daniele Barbetti presidente di Federalberghi toscana, Michele Conti, sindaco di Pisa. Massimiliano Angori, presidente della Provincia di Pisa. Farà gli onori di casa: Lorenzo Bani, presidente del parco di San Rossore.

Presenteranno l’incontro: Simona Giuntini, giornalista di 50 Canale ed Andrea Bernardini, giornalista del settimanale Toscana Oggi.