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<Qual è l’idea della Pisa del futuro dei candidati a sindaco? Su cosa vorreste investire di più per valorizzare al meglio le peculiarità della nostra città? Quale <spazio> intendete dare, nell’elaborazione di una strategia, alla società civile?>: sono le domande poste dal giornalista Andrea Bernardini ai candidati a sindaco, convenuti ieri pomeriggio alla Cassa edile a Ospedaletto per confrontarsi con la Cisl su <la città che vorremmo>

<Una comunità locale – ha premesso il segretario generale della Cisl Dario Campera - deve essere capace di programmare e gestire situazioni complesse, per valorizzare al meglio le proprie risorse. Di qui l’utilità di un piano di sviluppo locale che, partendo dall’analisi dei fabbisogni territoriali, mira a riqualificare e a sviluppare un territorio stabilendo obiettivi, modalità di intervento, modalità di gestione, sorveglianza e valutazione>.

Per l’elaborazione di un piano - ha osservato il sindacalista - ritengo indispensabile che la società civile sia coinvolta nelle decisioni attraverso le quali si definiscono gli obiettivi, gli strumenti, i mezzi e gli impegni dei soggetti coinvolti nella promozione dello sviluppo di un territorio. I sindacati si fanno portavoce dei loro iscritti – e non solo – che vivono nel territorio. Hanno la percezione chiara dei bisogni e delle necessità del territorio. È quindi di fondamentale importanza che le amministrazioni comunali si aprano sempre di più al dialogo con le associazioni sindacali.

Parlavamo prima del lavoro della task force di sindacalisti di Cgil, Cisl ed Uil specializzati nella contrattazione sociale con i comuni. Ebbene Quando sono stati chiamati a dare un loro contributo in tema di bilanci preventivi, hanno dato valore alle azioni messe in campo dalle amministrazioni comunali portando idee ma anche buone prassi. Io credo che i sindacati possano portare il loro fattivo contributo nell’elaborazione di piani di sviluppo locale. Negli anni, invece, pare quasi che, in un gioco di ruoli, i sindacati hanno dovuto fare la voce grossa per essere ascoltati>.

<Ritmi radiofonici: 4 domande, 3 minuti a risposta (domanda esclusa, ovviamente) Galateo: non ci si parla addosso, ci si ascolta in silenzio. Cerchiamo di essere accoglienti. Se un candidato si sente interpellato o stuzzicato dalla risposta dell’altro candidato ha un diritto di replica di 1 minuto. Una replica sola, please, altrimenti facciamo notte fonda. La stessa attenzione la chiediamo a chi è presente. Siamo qui per ascoltare. Ed essere ascoltati>: queste le <regole del gioco> date dal conduttore. Osservate alla lettera dai candidati. Francesco Auletta detto Ciccio, candidato a sindaco da Unione popolare e Una città in comune. Michele Conti, candidato di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia-Udc-Pli, Pisa Punto Zero, Pesciatini per Pisa e Pisa al centro Conti sindaco. Alexandre Dei, candidato di Patto Civico 2023. Rita Mariotti, candidata da Psi, Azione, Italia Viva e Liberal forum confluiti nella lista Rita Mariotti sindaco. Paolo Martinelli  candidato a sindaco da Partito Democratico, Sinistra Unita per Pisa – che comprende Europa verde, Sinistra italiana, sinistra civica ecologista, Riformisti per Pisa, Movimento Cinque stelle e la civica La città delle persone. Infine l’avvocato Edoardo Polacco, candidato per il comitato libertà toscana.

La premessa di inizio confronto del segretario Dario Campera: < Oggi siamo qui per ascoltare le proposte dei candidati ed essere ascoltati su 4 punti (più uno fuori sacco) che stanno a cuore al sindacato Cisl. A tutti chiediamo risposte concrete. E realizzabili. Secondo uno studio condotto dall'Università di Scienze Politiche di Firenze, per realizzare pienamente quello che viene promesso nei programmi elettorali dei candidati alla carica di sindaco, occorrono, in media, 12 mandati, cioè 60 anni. Iniziamo con un patto, visto che noi siamo specialisti nel far firmare ‘protocolli’, ‘intese’ ‘verbali di accordo’: non fatelo, almeno in questa sede>.