BloggerMenu

Uno spezzone di immagini girate nella diretta tv della fiaccolata in ricordo di Barbara Capovani ha aperto la puntata di <Generazioni Cisl> andata in onda lo scorso giovedì su 50 Canale. Ospite della conduttrice Simona Giuntini c'era Giuseppe Celona, segretario regionale di Cisl medici.

Qual'è stata la sua prima reazione alla notizia dell’aggressione subita dalla collega Capovani?

«Ho subito pensato ad un evento di cronaca nera, che mi ha riportato immediatamente alla memoria l’aggressione fatale subita pochi mesi prima , a Pisa , in centro, da un medico in pensione , da parte di un paziente psichiatrico. Ma le attinenze tra i due fatti di cronaca si esauriscono nel fatto che le vittime fossero medici e gli aggressori malati psichiatrici. La differenza risiede nel fatto che nel caso di Barbara lei fosse appena uscita da lavoro e che l’omicida fosse un suo ex paziente».

Perché si è arrivati a questo omicidio?

«Il presunto omicida è stato un paziente psichiatrico, noto alle forze dell’ordine, già soggetto a provvedimenti della magistratura e in cura presso strutture psichiatriche, compresa quella della dottoressa Capovani. Qualcosa non ha funzionato nella gestione sanitaria e giudiziaria di questa persona».

Il vecchio ospedale Santa Chiara è un luogo sicuro? Ha incalzato la giornalista…

«Il vecchio Santa Chiara è un ospedale a me caro, dove mi sono formato professionalmente come chirurgo . Oggi però è sede di attività cliniche residuali, che non hanno ancora trovato posto nel nuovo Ospedale di Cisanello, il cui completamento è in netto ritardo rispetto a quanto previsto. Un Ospedale ad attività ridotta ha un minore affollamento di pazienti e di visitatori, con edifici abbandonati ed un presidio di guardia ovviamente ridotto e limitato ai controlli degli accessi. È possibile che il folle omicida che, a quanto pare pedinava la dott.essa Capovani da tempo, abbia ritenuto più adeguato al suo folle gesto un luogo poco frequentato come l’Ospedale Santa Chiara, piuttosto che altri».

Dagli OPG alle Rems, la cura dei soggetti psichiatrici violenti è cambiata in meglio o in peggio?

«Gli OPG sono stati aboliti nel 2013 , l’ultimo attivo a marzo 2015. Le REMS sono state istituite con legge 81/2014, come luogo in cui, a giudizio della magistratura, a carattere eccezionale e transitorio, internare i pazienti psichiatrici autori di reato, per proteggere dalla loro pericolosità sociale. Le REMS hanno funzione di cura e stabilizzazione della stato psichico dei malati oltre che di riabilitazione in senso psico sociale. 30 REMS in Italia per 600 posti disponibili, 39 in Toscana, fra Volterra e Empoli, con promessa da parte dell’assessore regionale alla sanità di aumentarli a 60. Per Toscana ed Umbria. Comunque troppo pochi per le reali esigenze del sistema».