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IL GIUDIZIO DELLA CISL DI PISA

Il Comune di Cascina è il primo ente della provincia di Pisa a siglare un protocollo d'intesa con la Guardia di Finanza a tutela delle risorse finanziarie del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Le firme sono arrivate nei giorni scorsi dal sindaco di Cascina Michelangelo Betti e del generale Massimo Benassi, comandante provinciale della Guardia di Finanza.

<Questa firma serve a rendere più efficiente l'attività dell'amministrazione comunale sul Pnrr – ha detto il sindaco Betti –. Il nostro ente ha ricevuto direttamente oltre 20 milioni di finanziamento e superiamo i 30 con quelli di altri soggetti che avranno ricadute dirette sul territorio. I tempi del Pnrr sono molto stretti e su certi progetti il tempo diventa un fattore essenziale: ci sono una serie di verifiche e controlli da parte di ministeri e Regione e questo accordo serve a rendere più semplice l'avanzamento progettuale degli interventi>.

Proprio le tempistiche del Pnrr, su cui c'è un dibattito nazionale quotidiano, sono quelle impegnano maggiormente le amministrazioni locali, con scadenze che non consentono deroghe. <I lavori dovranno essere ultimati nella prima parte del 2026 e ciò comporta un lavoro importante: dati i tempi compressi, avere un confronto con la guardia di finanza per noi è rilevante se non essenziale. Tra l'altro siamo il primo Comune della provincia di Pisa a firmare il protocollo d'intesa – ha concluso il sindaco Betti – e di questo non possiamo che ringraziare la guardia di finanza di Pisa e il generale Benassi per l'attenzione nei confronti del nostro territorio>.

Fondamentale, dunque, la collaborazione con le fiamme gialle. <Questo protocollo fa parte di una serie di iniziative che abbiamo lanciato con diversi Comuni ed enti, soprattutto quelli dove impatta maggiormente il Pnrr – ha sottolineato il generale Benassi –. Un Piano che ha una grande rilevanza a livello nazionale e locale, dando la possibilità di investire cifre importanti per realizzare cose concrete e utili sul territorio. Ad oggi la priorità a tutti i livelli è che vengano rispettate le tempistiche previste dal piano e la guardia di finanza si affianca alle amministrazioni per cercare di essere un organo non solo di controllo ma soprattutto per favorire un dialogo tra i vari enti per riuscire a rispettare le scadenze>.

Supporto e controllo allo stesso tempo per evitare situazioni spiacevoli, rimanendo nell'alveo della legalità. <Nostro compito sarà quello di intercettare in maniera precoce possibili situazioni anomale, come soggetti economici esterni che si avvicinano all'esecuzione di tali opere non avendone i requisiti oppure che hanno alle spalle comportanti poco regolari. Esecuzione del Pnrr e legalità devono andare di pari passo – ha aggiunto il generale Benassi –: tempi veloci ma evitando possibili inquinamenti da parte di soggetti particolari. Il Comune di Cascina è tra quelli maggiormente impegnati nella provincia di Pisa e la nostra collaborazione è iniziata già da tempo: stiamo seguendo queste progettualità con un'interazione frequente e saremo lieti di veder realizzati i progetti nei tempi previsti>.

Alla firma era presente anche il segretario generale del comune di Cascina, Marco Petri. <Il Pnrr per le amministrazioni comunali è un'opportunità ma anche una sfida – ha detto –, perché al lavoro ordinario già complesso di per sé si va ad affiancare anche un lavoro straordinario dedicato a queste progettualità. Ogni forma di collaborazione che accompagni l'avanzamento dei progetti, non può che essere positiva>.

Soddisfatto a metà il segretario generale della Cisl di Pisa Dario Campera: <L’accordo tra il Comune di Cascina e Guardia di Finanza per le risorse del Pnrr - osserva Campera - è un’ottimo strumento per impedire infiltrazioni illegali nei lavori che saranno realizzati queste risorse>. Epperò, l'accordo non prevede una vigilanza sulla corretta applicazione dei contratti nazionali firmati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative: <Per questo all'accordo siglato manca un pezzo>, forse anche perché non contempla il coinvolgimento delle  <parti sociali, fino ad oggi ignorate a livello regionale, provinciale e comunale>.