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Ormai da troppi anni attendono il rinnovo del contratto nazionale del lavoro,  scaduto a dicembre del 2016 e, per la parte economica, a giugno del 2017. Un'attesa infinita,  cui si somma la delusione per come stanno procedendo le trattative avviate dai sindacati con l'associazione datoriale - la Assohandlers -. Adesso i lavoratori delle handling che prestano servizio negli scali aeroportuali di tutta Italia -  convocati da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl trasporto aereo hanno deciso di incrociare le braccia. Lo faranno venerdì 19 maggio dalle ore 12 alle ore 16. Lo sciopero, a carattere nazionale, coinvolgerà anche lo scalo aereoportuale <Galileo Galilei> di Pisa.

<Durante i numerosi incontri avuti con l'associazione datoriale in questi ultimi mesi - ricostruiscono le sigle sindacali - Assohandlers ha continuato a ribadire la sua unica possibilità: arrivare ad un rinnovo contrattuale congruo per garantire la sostenibilità economica delle proprie aziende associate. Ha avanzato richieste irricevibili come la riduzione della fascia oraria notturna, la mancata retribuzione dei primi tre giorni di malattia dopo il terzo evento nell'arco dell'anno (la cosiddetta carenza malattia) e ulteriori flessibilità rispetto a quelle già previste. Inoltre l'associazione ha proposto un riconoscimento economico assolutamente inadeguato>.

I sindacati, al contrario, chiedono <un rinnovo capace di restituire dignità salariale, tutele e qualità della vita ai lavoratori dell'handling>. E un adeguamento salariale pari a 270 euro <una cifra ritenuta adeguata a copertura della vacanza contrattuale>. Chiedono inoltre <un aumento dei giorni di ferie, l'introduzione della sanità integrativa, l'aumento della previdenza integrativa, la regolamentazione dell'orario di lavoro, turnazioni compatibili con la vita privata dei lavoratori>.

Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl trasporto aereo segnalano, inoltre, una crescente difficoltà nella gestione del lavoro <anche dovuta alla difficoltà delle aziende nel reperire nuovi lavoratori, a causa dei ritmi e turni di lavoro particolarmente gravosi>.