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DAI TEMPI DI VESTIZIONE DEL PERSONALE AI CONGEDI PER LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA

È stata sottoscritta questa mattina l'ipotesi di accordo di secondo livello del Ccnl Cooperative Sociali-2017/2019 per le lavoratrici e i lavoratori delle cooperative sociali della Toscana. L'accordo è stato siglato fra le Centrali Cooperative Agci-Solidarietà Toscana, Confcooperative-Federsolidarietà Toscana, Legacoop Toscana-Dipartimento Welfare e le sigle sindacali Fp-Cgil Toscana, Fp-Cisl Toscana, Fisascat-Cisl Toscana.

L'accordo rappresenta un passaggio importante per la cooperazione sociale toscana, poiché va ad aggiornare il secondo livello contrattuale di lavoro il cui ultimo rinnovo risaliva al 2002, in una situazione assai mutata e in cui non mancano le criticità del contesto. 

La Toscana è la prima in Italia in questa fase storica a vedere la sottoscrizione di un contratto regionale del settore.

La trattativa per la sottoscrizione del Contratto regionale integrativo delle cooperative sociali della Toscana era partita nell'aprile 2021 con l'invio da parte dei sindacati della piattaforma di rinnovo. I temi affrontati nel corso della trattativa e sui quali si è raggiunta l'intesa tra Centrali cooperative e sigle sindacali firmatarie dell'accordo sono relativi a tempo di vestizione previsto all'interno dell'orario di lavoro, Banca ore, rimborsi chilometrici per i lavoratori che usano il mezzo proprio per ragioni di servizio, congedi speciali per le donne vittime di violenza, una regolamentazione più attuale della regolazione dello sciopero nei servizi essenziali. Altri temi, come il Premio Territoriale di Risultato, la classificazione dei lavoratori e l'orario di lavoro, la disciplina specifica del cambio d'appalto - inizialmente previsti dai sindacati nella piattaforma - saranno invece oggetto di un percorso di trattativa da avviare a partire dal 2023 con i sindacati firmatari. 

Si chiude una fase di confronto lunga, complessa ed articolata, anche se non si può nascondere una verità di fondo: la necessità che a livello di governo centrale e regionale si torni ad investire in modo strategico sul sistema integrato di welfare, che è una colonna del nostro Paese.