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Lo smart working ? Riduce i tempi di trasferimento del dipendente da casa al lavoro, tempi meglio spendibili nel riposo, nella cura personale, della casa e dei propri familiari. Riduce l’inquinamento prodotto dai mezzi di trasporto ed i «consumi» energetici dell’ambiente lavoro. Ma ha le sue «controindicazioni» se finisce per appiattire i diritti del lavoratore.

«Smart working, il punto di vista di genere» è il titolo di un incontro  promosso dal coordinamento donne unitario di Cgil, Cisl ed Uil ed in programma il prossimo mercoledi 22 marzo alle ore 16.30 al centro Maccarrone. Introdotto da Barbara Bussotti, l’incontro si arricchirà dei contributi della ricercatrice Sandra Burchi e del giuslavorista Marco Lai. Seguiranno alcune testimonianze.

All’interno del centro Maccarrone i visitatori troveranno una mostra fotografica a tema, che sarà presentata dalla fotografa Tiziana Fustini.

Il giorno successivo una delegazione di donne della Cisl di Pisa sarà a Firenze dove alle ore 9.30 all’auditorium della Cisl della Toscana (a Firenze in via Benedetto Dei 2a) si terrà il convegno «Il coraggio delle donne». Introdotto da Rossella Tavolaro, responsabile del coordinamento donne di Cisl Toscana e moderato dalla segretaria regionale Francesca Ricci, si arricchirà della testimonianza di donne iraniane che appartengono al movimento «Donna, vita, libertà», di Chiara Fossombroni, autrice del libro «Sa’id. La risposta sei tu», di suor Simona Cherici (fraternità della Visitazione), e di Stefania Braccesi, assistente capo coordinatore della squadra delle volanti della Polizia di Stato a Firenze.