<Sul Pnrr la Toscana continua ad andare avanti a fari spenti. Ma così si rischia di finire fuori strada>. A dirlo è il segretario generale della Cisl Toscana, Ciro Recce, richiamando la Regione ad un maggior confronto con le rappresentanze economiche e sociali sui progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
<Secondo i dati aggiornati al 1 Giugno, forniti da Irpet -dice Recce- nella nostra regione ci sono 7.976 progetti in carico a soggetti attuatori, finanziati con 7,4 miliardi, 6 dei quali provenienti da Pnrr e/o da Pnc. Ma non sappiamo praticamente nient'altro>.
<Invece – continua il segretario Cisl – saremmo molto interessati a sapere che tipo di progetti sono stati finanziati e cosa questi genereranno. Quanto Pil e quanti posti di lavoro -e di che tipo- saranno in grado di creare. Purtroppo continuiamo a non avere risposte in merito, perché la Regione non ha ancora accettato di incontrare noi e le altre rappresentanze del mondo produttivo ed economico e di aprire il confronto, più volte sollecitato, per rispondere a queste domande>.
<Il Pnrr, è giusto ricordarlo, non è un regalo> continua Recce, <perché gran parte di quelle risorse andranno restituite. Si tratta quindi di una straordinaria opportunità, ma di un altrettanto straordinario impegno, per la Toscana di oggi e di domani>.
<Poiché saremo noi e i nostri figli a dover restituire queste risorse, ci sembra fondamentale che chi oggi ha l'opportunità di spenderle senta anche la responsabilità di confrontarsi sulle scelte che compie e di dare la massima trasparenza alle decisioni che vincoleranno la Toscana per i prossimi decenni. Finora, purtroppo e sorprendentemente, non è stato così>.