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<Essere donna in Iran significa subire  tante limitazioni e restrizioni nella vita quotidiana, familiare e lavorativa>: così Mana Pirouz donna iraniana che vive da diversi anni nel nostro Paese, intervistata da Simona Giuntini in occasione dell'ultima puntata di <Generazioni Cisl> andata in onda su 50 Canale.

Per Mana a monte delle restrizioni stanno le leggi della Repubblica Islamica, che interpretano a loro modo gli insegnamenti dell'islam>.

<In Iran, in pubblico e in presenza di uomini che non sono parenti stretti, le donne hanno l'obbligo di coprirsi il capo e il corpo con un velo e un abbigliamento adeguato. Ma da nessuna parte è scritto un preciso codice di abbigliamento. L'adeguatezza deve essere negli occhi e nella mente di chi fa il controllo. Inoltre le donne subiscono discriminazioni nel diritto allo studio, sul posto di lavoro, nella vita familiare e nelle questioni legali>.

Una testimonianza toccante quella di Mana, commentata da Silvia Cosci, coordinatrice  pari opportunità e di genere Cisl di Pisa. <Il numero delle donne - tra attive e pensionate - iscritte alla Cisl è leggermente superiore, anche nel nostro territorio, a quello degli uomini>.

Cosci ha messo in evidenza le difficoltà incontrate dalle donne: nell'accesso al mercato del lavoro, nella carriera lavorativa, nella conciliazione tra tempi del lavoro e tempi di cura della famiglia, nel raggiungere pari salario rispetto ai colleghi maschi.