BloggerMenu

<Oggi parte un percorso di collaborazione con le parti sociali che sono state emarginate dal dibattito sul decreto legge lavoro approvato dal governo Meloni, ma anche per discutere di un ambito che sta cambiando nel rapporto tra lavoratore e lavoro>. Così la senatrice del Partito democratico Ylenia Zambito che ha chiuso un convegno organizzato dal gruppo Pd al Senato dedicato all'evoluzione del lavoro. 

Al convegno, ospitato nell'auditorium Maccarrone, il capogruppo dem Francesco Boccia, l'assessora regionale al lavoro Alessandra Nardini, il presidente della Provincia di Pisa Massimiliano Angori, il coordinatore del Progetto civico e progressista Paolo Martinelli, il segretario Cgil provinciale Alessandro Gasparri, il coordinatore provinciale Uil Angelo Colombo, il presidente regionale Confapi Luigi Pino e il presidente nazionale del Digitale di Cna Nicola Ciulli. E anche il segretario provinciale Cisl Dario Campera.

Campera ha riconosciuto al Pd il merito di invitare le parti sociali a discutere dei temi del lavoro. Ed è entrato nel merito del decreto lavoro approvato del governo Meloni. Annotando come esso contenga alcuni elementi positivi: l'abbassamento del cuneo fiscale o la detassazione dei frange benefit. Ma anche aspetti che lasciano perplessi: come l'utilizzo di contratti particolari (che richiamano alla memoria i vecchi voucher) per attività legate al turismo. O lo stesso Assegno d'inclusione, che rischia di lasciare fuori tutela troppe famiglie disagiate.

Capitolo salario minimo: la Cisl - ha osservato Campera - è contraria a stabilire una cifra base oraria. <Preme> invece per la diffusione dei contratti collettivi di lavoro firmate tra datori e sindacati confederali, eliminando i cosiddetti <contratti pirata>.  mentre cosa diversa sarebbe riconoscere l’applicazione dei contratti siglati da Cgil CISL UIL, eliminando i cosiddetti contratti pirata.

Da Campera anche l'auspicio di un maggior coinvolgimento delle organizzazioni sindacali nelle fasi di applicazione delle norme, come fatto dal Governo con l’apertura dei tavoli tematici. Tavoli che devono aprire ad un confronto vero, non a servire come <passerelle>.