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Vodafone Italia e le segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e le Rsu hanno sottoscritto una ipotesi di accordo che prevede il ritiro della procedura di licenziamento avviata dall'azienda nel mese di aprile e che prevedeva una riduzione del personale di 1003 lavoratrici e lavoratori. 

L'accordo arriva dopo diversi incontri avuti in oltre due mesi e al termine di una ulteriore sessione di tre giorni di trattativa.

L’accordo prevede un mix di ammortizzatori sociali per un anno, prepensionamenti, un percorso di riqualificazione professionale di respiro pluriennale ed un sistema di uscite volontarie nell’arco del 2023.

Ecco il dettaglio.

SOLIDARIETA’ DIFENSIVA. L’accordo prevede l’applicazione della solidarietà dal 1 di luglio e fino al 30 giugno 2024. Per il settore call center l’ammortizzatore sociale è previsto fino al 25%, per gli altri reparti al 5%. Restano esclusi dalla solidarietà i reparti di IT, VBI (Sales, Presales in presidio sui territori). A titolo di compensazione per la perdita salariale derivante dall’ammortizzatore sociale in uso, ai lavoratori sarà riconosciuto: l' integrazione al 100% per le giornate di formazione, con integrazione anche sul rateo di tredicesima; ticket restaurant riconosciuto per tutte le giornate; premio di risultato riconosciuto per intero con sterilizzazione dell’impatto dell’ammortizzatore.

PROGETTO RESKILLING Il programma di riqualificazione prevede un importante investimento formativo che interesserà 300 lavoratrici e lavoratori in 30 mesi, di cui 200 previsti per il 2024 e 100 per il 2025. Il processo, che terminerà entro il 31 dicembre 2025 è legato ad un sistema integrato di re-internalizzazione di attività e di copertura delle posizioni vacanti attraverso la valorizzazione delle professionalità interne.

PREPENSIONAMENTI Per 50 lavoratrici e lavoratori, che dovessero raggiungere il requisito pensionistico fino al 31 marzo 2029, sarà data la possibilità di accedere allo scivolo pensionistico quinquennale previsto dall’art. 4 L92/2012, con un ulteriore contributo aziendale forfettario di 3mila euro per ciascun annuo di isopensione.

INCENTIVI ALL’ESODO saranno offerti secondo questo schema:

 per i lavoratori del settore Call Center: 48 mensilità + 38mila euro, non riproporzionate in funzione della percentuale di part-time, saranno offerti per quanti usciranno entro il 31 luglio.  48 mensilità + 30mila euro, non riproporzionate in funzione della percentuale di part-time, per quanti usciranno  entro l' 8 settembre. 48 mensilità per uscite previste tra il 9 ed il 30 settembre. 24 mensilità per uscite previste entro il 30 ottobre.

Per gli altri reparti: da 24 a 48 mensilità in funzione dell’età anagrafica e dell’anzianità di servizio. Previsto un ulteriore importo di 35 mila euro, per gli over 51 con anzianità superiore a 12 anni. 8mila euro aggiuntive, invece, per gli under 51 a prescindere dall’età e dall’anzianità, con uscita entro il 31 luglio. Da 24 a 48 mensilità in funzione dell’età anagrafica e dell’anzianità di servizio, secondo la tabella riportata nell’accordo. Previsto un ulteriore incentivo di 27 mila euro, per gli over 51 con anzianità superiore a 12 anni, con uscita entro 8 settembre. Da 18 a 48 mensilità in funzione dell’età anagrafica e dell’anzianità di servizio, secondo la tabella riportata nell’accordo, per uscite previste dal 9 settembre al 30 settembre. Da 9 a 24 mensilità in funzione dell’età anagrafica e dell’anzianità di servizio, secondo la tabella riportata nell’accordo, per uscite previste entro il 30 ottobre.

<L’ipotesi di accordo sottoscritto - scrivono i sindacati - è frutto di un lungo confronto, in un contesto complicato di settore, con una procedura di riduzione del personale che interessava il 20% dell’intero perimetro occupazionale. Una intesa, sicuramente di carattere difensivo, che ha visto la delegazione sindacale impegnata prioritariamente a scongiurare un esito drammatico in assenza di accordo. Il tentativo di continuare a puntare sulla riqualificazione professionale, trasformando le competenze delle lavoratrici ed i lavoratori verso quelle nuove attività che il mercato e la digitalizzazione richiedono, è la dimostrazione di una consapevolezza che la contrattazione debba essere lo strumento cardine per accompagnare i percorsi di trasformazione del settore delle telecomunicazioni>.

Il commento della segretaria di Fistel Cisl Toscana Silvia Cosci: <Grazie a questo accordo abbiamo scongiurato il licenziamento di un migliaio di persone, per lo più donne, con contratto part-time e difficilmente ricollocabili nel mercato del lavoro perché hanno intorno ai cinquant'anni. Certo, ne pagheremo un prezzo, per l'applicazione del contratto di solidarietà, ma manterremo i posti di lavoro, anche a Pisa>. L'accordo restituisce centralità alla <contrattazione con le parti sindacali>. Ci sarà, poi <da fare un grosso lavoro sul settore, perché la crisi acuta di Vodafone non si ripeta di qui a poco> osserva la sindacalista.

La parola adesso passa ai lavoratori, che saranno chiamati ad esprimersi sulla ipotesi di accordo nelle assemblee che si svolgeranno entro il prossimo 21 giugno, in vista dell’incontro già fissato con il Ministero del Lavoro il 22 giugno, nel corso del quale sarà comunicato l’esito della consultazione.