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«Fare memoria dei conflitti per costruire un domani di pace». Con questo intento una delegazione della Cisl di Pisa – guidata dal segretario generale Dario Campera e dalla segretaria territoriale Giorgia Bumma – ha iniziato – lo scorso sabato 24 giugno, un «viaggio della memoria e della solidarietà» in Bosnia-Erzegovina.

Una terra ancora profondamente segnata dalla guerra andata in scena dal 1991 al 1995 subito dopo il referendum che legittimò l’indipendenza della Bosnia ed Erzegovina dalla Repubblica socialista federale di Jugoslavia. Guerra che ha mietuto vittime, disastri ambientali, povertà, profonde lacerazioni. Un viaggio che si pone in continuità con il percorso formativo portato avanti in questi mesi grazie agli esperti del Centro studi nazionale del sindacato. 

Della spedizione – realizzata in collaborazione con Iscos (Istituto sindacale per la cooperazione allo sviluppo) dell’Emilia Romagna - è presente anche Francesca Ricci, segretaria regionale della Cisl. E poi Andrea Cortesi (Iscos Romagna), Tamara Cvetkovic (Iscos nazionale) il giornalista Luca Leone – che conosce bene la situazione della Bosnia – e i formatori del centro studi nazionale della Cisl Marco Lai ed Ettore Innocenti. 


Dopo l’arrivo a Zagabria, i «viandanti» si sono trasferiti a Prijedor e all’ex campo di prigionia di Keratern, dove hanno ascoltato alcune toccanti testimonianze.  Dopo aver condiviso il pranzo con le donne dell’associazione «Srcem do mira» di Kozarac, i sindacalisti hanno fatto visita all’ex campo di concentramento di Trnopolje. Poi la visita a Banja Luka. 

Lunedì l’incontro con l’Ambasciata democrazia locale, cui hanno partecipato anche i sindacalisti della Krivaja. Poi, presso la piscina Otoka, l’incontro con l’associazione Spid club, che segue nuotatori con gravi disabilità.
Oggi a Zenica l’incontro con i sindacati confederali e metalmeccanici di Arcelor Mittal, con i rappresentanti dell’associazione Lotos e con l’associazione Kompas. 


Permettendo di conoscere meglio il fenomeno della migrazione lungo la rotta Balcanica, iniziato ad inizio 2021. Rotta Balcanica dove Iscos è presente con i suoi operatori per prestare soccorso ai migranti e portare avanti un’azione di sensibilizzazione, solidarietà e pressione politica affinché vengano rimosse le cause di una delle più gravi e continuate violazioni dei diritti umani.
Il viaggio andrà avanti fino a venerdì 30 giugno. «Un’esperienza emotivamente toccante – commenta Giorgia Bumma – che ci interpella singolarmente e collettivamente su quale contributo possiamo dare per riannodare i fili della convivenza pacifica, della dignità di ciascun uomo a due passi da casa nostra».